SU-152 – Storia
Il SU-152, in russo "СУ-152", (acronimo di "Самоходная Установка 152", Samokhodnaja Ustanovka 152, ovvero "Unità Semovente da 152 mm") era un obice semovente di artiglieria pesante utilizzato dall'Armata Rossa sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ideato come mezzo di supporto per la fanteria, si rivelò tuttavia assai efficace contro i corazzati pesanti tedeschi, come i carri Tiger e i cacciacarri Elefant. Per tale motivo si guadagnò fra le truppe il nomignolo di "зверобой" (zveroboj), ovvero "il cacciatore".
L'esercito sovietico alla fine del 1942 aveva necessità di un pezzo di artiglieria di grosso calibro per attaccare le postazioni difensive tedesche a Stalingrado. Disponeva all'epoca soltanto di obici trainati ML-20 da 152,4 mm o del lento e mastodontico carro pesante KV-2, con un'arma principale di pari calibro. Si richiedeva perciò un mezzo con la stessa potenza di fuoco ma con maggiore mobilità. Alla fine si optò per montare un obice ML-20S da 152 mm sullo scafo di un carro pesante KV-1S, rinunciando però alla torretta girevole, che sul KV-2 aveva creato troppi problemi con un'arma così grossa, in favore di una configurazione in casamatta. I primi esemplari di SU-152 entrarono in servizio a fine gennaio 1943.
Seppure non dotata di munizionamento perforante, esso riusciva comunque a distruggere i corazzati nemici da lunghe distanze, grazie alla semplice energia cinetica del proietto e al suo potere esplosivo. Di conseguenza gli SU-152 furono prodotti in massa e molti furono organizzati in battaglioni anticarro pesanti.
La produzione di questo mezzo terminò nel dicembre 1943. Fu sostituito con i semoventi ISU-152, costruiti sullo scafo dei nuovi carri pesanti IS-1 e IS-2.
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