Panzer II “Luchs” – Storia
Il Panzerkampfwagen II Ausf. L, o Sd.Kfz. 123, conosciuto comunemente come Panzer II "Luchs" ("Lince"), fu un carro leggero tedesco utilizzato per compiti di ricognizione durante la Seconda Guerra Mondiale. Venne sviluppato a partire dalla versione "G" (mai entrata in produzione) del Panzer II.
A differenza del mezzo originale, questo presentava un treno di rotolamento a ruote sfalsate ("Schachtellaufwerk") simile a quello del carro medio Panther o del carro pesante Tiger. L'armamento consisteva in un cannone automatico KwK 38 L/55 da 20 mm e da una mitragliatrice MG 34 da 7,92 mm, entrambi coassiali in torretta.
Il motore a benzina Maybach da 138 hp poteva spingere il mezzo fino a 60 km/h, grazie anche al peso ridotto. Le sospensioni permettevano una buona mobilità anche su terreno sconnesso. Completavano la dotazione un impianto radio a breve raggio FuG Spr, per la comunicazione fra veicoli, ed uno a lungo raggio FuG12, indispensabile per il ruolo di ricognizione.
Il Luchs fu assegnato alle divisioni corazzate 3, 4, 6 e 116 della Wehrmacht ed alla 3. SS-Panzerdivision "Totenkopf". Il suo primo impiego si ebbe il 25 ottobre 1943 nei pressi di Chernobyl, in Ucraina, e fu usato sul Fronte Orientale, in Italia, Normandia e Germania fino al termine del conflitto.
Oggi restano solo due esemplari di questo veicolo: uno al Musée des Blindés di Saumur (Francia), l'altro al Tank Museum di Bovington (Regno Unito).
Nel dopoguerra le forze armate della Germania Ovest hanno impiegato, dal 1975 al 2009, un mezzo omonimo, il Panzerspähwagen 2 Luchs. Era destinato anch'esso alla ricognizione, ma era dotato di 8 ruote motrici e con capacità anfibie.
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