Semovente da 75/18 – Storia
Il Semovente da 75/18 era un semovente corazzato d'artiglieria di costruzione italiana utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale. Fu uno dei più efficaci mezzi controcarro a disposizione del Regio Esercito, uno dei pochi in grado di distruggere i carri medi M3 Lee/Grant ed M4 Sherman di costruzione americana.
Sviluppo
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale i vertici del Regio Esercito si resero conto dell'inadeguatezza dei propri mezzi corazzati in confronto ai carri degli altri paesi. Osservando i successi degli Sturmgeschütz III tedeschi, si decise di sviluppare un veicolo dalle caratteristiche simili.
Lo sviluppo iniziò nel 1940, ed il primo prototipo vide la luce nel febbraio 1941. I primi esemplari furono inviati in Nord Africa nel gennaio 1942. Sviluppato inizialmente a partire dal carro armato M13/40, successivi miglioramenti portarono all'adozione degli scafi dei carri medi M14/41 e M15/42.
Tecnica
Si trattava essenzialmente di un carro armato privo di torretta, ma con una casamatta che alloggiava l'armamento principale. Questo era costituito da un obice 75/18 Mod. 1934/1935 (75 mm di calibro e 18 calibri di lunghezza, ovvero 1350 mm) montato su un supporto semisferico che permette un elevato brandeggio. Tale arma era in grado di sparare proiettili esplosivi, perforanti e a carica cava (in italiano Effetto Pronto – EP); con queste ultime munizioni poteva perforare la corazza frontale dei carri medi nemici M3 ed M4. Completava l'armamento una mitragliatrice Breda Mod. 30 da 6,5 mm montata sul cielo della casamatta.
La corazzatura era costituita da piastre imbullonate con uno spessore variabile dai 15 ai 30 mm. Il motore, per la versione su scafo M40, era un diesel con una potenza massima di 125 hp; la velocità massima su strada era di 32 km/h, con un'autonomia di 200 km. Il peso complessivo era di 13 t. L'equipaggio era costituito da tre membri (pilota, servente e capocarro, il quale fungeva anche da artigliere ed operatore radio).
In generale si trattava di un buon mezzo: aveva una meccanica efficiente e buone prestazioni su strada, armamento efficace ed una sagoma bassa che ne rendeva difficile l'individuazione; la protezione per l'equipaggio era però insufficiente.
Impiego operativo
Il Semovente era stato inizialmente pensato come artiglieria di appoggio per la fanteria, e solo secondariamente come mezzo anticarro. L'efficacia dimostrata però contro i mezzi avversari spinse il comando italiano ad affiancarlo in numero sempre maggiore ai reparti di carri armati.
Venne impiegato dal Regio Esercito in Nordafrica, Sicilia ed Italia meridionale dal 1942 al 1943, combattendo da El Alamein fino alla difesa di Roma, contro le truppe tedesche, il 9 settembre 1943. Successivamente la Wehrmacht utilizzò i veicoli catturati su tutti i fronti italiani dal 1943 al 1945. Dopo la guerra, servirà fra le file dell'Esercito Italiano fino agli anni '50.
Da Wikipedia, The Free Encyclopedia

Semovente da 75/18 fotografato ad un'esibizione durante il Giorno delle Forze Armate al Circo Massimo, Roma.