Sturer Emil – Storia
Lo Sturer Emil ("Emil il Testardo") era un semovente cacciacarri impiegato dall'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Se ne produssero due soli esemplari. In questo articolo descriverò brevemente la sua storia.
Chiamato formalmente 12,8 cm Selbstfahrlafette auf VK3001(H), fu concepito come un mezzo in grado di contrastare con efficacia i carri armati nemici. Di conseguenza i progettisti scelsero due scafi del prototipo di carro armato medio VK3001(H), mai entrato in produzione. Su questi montarono un cannone del calibro di 128 mm in una casamatta a cielo aperto.
Quest'arma, derivata dal pezzo antiaereo 12,8 cm FlaK 40, fu la più potente per uso anticarro della Seconda Guerra Mondiale. Era in grado di penetrare una corazza d'acciaio inclinata a 30° di 120-180 mm di spessore da oltre 2000 m di distanza. In tal modo riusciva a distruggere virtualmente qualsiasi carro nemico prima di arrivare a tiro delle loro armi.
I due mezzi, chiamati Max e Moritz dai protagonisti di una famoso racconto illustrato tedesco, combatterono sul Fronte Orientale dalla metà del 1942. Successivamente uno di essi verrà distrutto in azione, l'altro verrà catturato intatto dai sovietici vicino Stalingrado nel gennaio 1943. Quest'ultimo è tuttora esposto al Museo dei Mezzi Corazzati di Kubinka, vicino Mosca.
Da Wikipedia, the Free Encyclopedia.

Lo Sturer Emil esposto al museo dei mezzi corazzati di Kubinka, Russia.
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